Fratelli d’Italia è un Inno massonico e non della repubblica italiana.

Fratelli d’Italia è un Inno massonico e non della repubblica italiana.
di Francesco Casula
La locuzione “Fratelli d’Italia” è una gravissima e inaccettabile manomissione e falsificazione storica. Più correttamente occorre chiamare l’Inno “Fratelli massoni d’Italia”. Il giovane Goffredo Mameli, massone, con quell’inno voleva rivolgersi ai suoi “fratelli muratori” e non agli italiani. Siamo nell’autunno del 1847, quando Mameli genovese ma di origine sarda (il padre Giorgio, cagliaritano, è comandante di una squadra della flotta del Regno di Sardegna) allora ventenne studente e patriota scrive l’Inno che sarà poi musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, anch’esso massone. Siamo alla vigilia della Prima guerra di indipendenza e il giovane ingenuamente e in modo sprovveduto e spericolato, si lancia in una serie di affermazioni, storicamente false. Possiamo capire il suo afflato bellicista e retorico ma non la manomissione della storia. Che c’entrano infatti con l’Unità d’Italia gli Scipioni o i combattenti della Lega lombarda, i Vespri siciliani, Francesco Ferrucci, morto nel 1530 nella difesa di Firenze, o Balilla, ragazzino che nel 1746 avvia una rivolta a Genova contro gli austriaci? Si tratta di sciocchezze sesquipedali. Machines e tontesas. Ha scritto a questo proposito Alberto Mario Banti grande studioso del Risorgimento su “Il Manifesto” del 26 febbraio 2011 :”Francamente non lo sapevo. Cioè non sapevo che tutte queste persone, che ritenevo avessero combattuto per tutt’altri motivi, in realtà avessero combattuto già per la costruzione della nazione italiana. Pensavo che questa fosse la versione distorta della storia nazionale offerta dai leader e dagli intellettuali nazionalisti dell’Ottocento. E che un secolo di ricerca storica avesse mostrato l’infondatezza di tale pretesa. Ma c’è dell’altro. Abbiamo scoperto che tutti questi «italiani» erano buoni, sfruttati e oppressi da stranieri violenti, selvaggi e stupratori, stranieri che di volta in volta erano tedeschi, francesi, austriaci o spagnoli”. Ma tant’è: questo sciocchezzaio viene ancora riproposto oggi. Di più: l’Inno massonico dopo essere stato “in sonno” per 71 anni nel 2017 è diventato l’Inno ufficiale della repubblica italiana, suscitando il plauso entusiasta della massoneria che attraverso il gran maestro Stefano Bisi ha scritto: “Ora ci sentiamo ancor di più Fratelli d’Italia e canteremo l’inno orgogliosamente, come abbiamo sempre fatto, durante le nostre tornate rituali e le manifestazioni pubbliche”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, infatti plaude con soddisfazione alla notizia che dopo 71 anni di provvisorietà finalmente il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli, sia adesso a tutti gli effetti l’inno ufficiale della Repubblica Italiana. “Per noi, “Fratelli d’Italia”, al di là delle questioni burocratiche, e’ stato sempre l’inno che abbiamo portato impresso nel cuore e nella mente, perché in esso c’è la storia d’Italia e del Risorgimento che sfociò nell’Unità. Scritto dal massone Goffredo Mameli e musicato dal fratello Michele Novaro, esso fa vibrare da sempre l’animo dei liberi muratori e dei cittadini italiani” Amen!
 
 
 
 
 
 
Visualizzato da Francesco Casula alle 10:49
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Fratelli d’Italia è un Inno massonico e non della repubblica italiana.ultima modifica: 2024-02-14T13:47:49+01:00da zicu1
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