La censura neosabadua

TORINO :La censura neosabauda e la proposta (risibile) di “ritoccare il titolo del libro” perché “Tiranni sabaudi” poteva urtare qualche sensibilità” di Francesco Casula
Questi i fatti.
L’associazione dei sardi “Antonio Gramsci” di Torino decide di festeggiare quest’anno Sa Die de sa Sardigna presentando il libro “Carlo Felice e i tiranni sabaudi”.
In largo anticipo rispetto alla data (28 aprile) presenta una richiesta formale per poter utilizzare come location il Museo del Risorgimento, all’interno di Palazzo Carignano. sede storica del primo Parlamento subalpino (1848-1861) e del primo Parlamento del Regno d’Italia (1861-1864).
Per settimane l’Associazione aspetta inutilmente una risposta. Che non arriva.
Arriva invece – dichiara Enzo Cugusi, componente del direttivo dell’Associazione e già Consigliere comunale a Torino – “una richiesta informale di ritoccare il titolo dell’appuntamento perché poteva urtare qualche sensibilità”.
Richiesta risibile e provocatoria che giustamente e opportunamente viene respinta: si doveva cambiare il titolo stesso del libro! E magari il contenuto?
Alla provocazione della richiesta, si aggiunge l’ipocrisia del direttore del Museo del Risorgimento, Ferruccio Martinotti che nega il tutto. “Sono innocente – scherza – e sottoporrò al consiglio del Museo la proposta dell’associazione il 26 aprile e se sarà approvata daremo disponibilità della sala prossimamente”.
Sapendo che la presentazione del libro si farà il 28 aprile e quindi mancherebbero comunque i tempi necessari. Tempi che il Direttore ha avuto a iosa, essendo stata presentata la richiesta più di un mese fa.
Insomma ai neosabaudi torinesi fa paura la stessa parola “tiranni sabaudi”. Ma non si preoccupino: la sentiranno forte e decisa. Perché il libro, a Torino, alla faccia della loro censura, lo presenteremo ugualmente. E invitiamo Sardi, Torinesi e Piemontesi e Italiani a partecipare numerosi.
L’appuntamento è per il 28 aprile nel Municipio (Sala rossa), Palazzo di Città,1 alle ore 16.
Coordinerà i lavori Enzo Cugusi. Presenterà il libro Giuseppe Melis Giordano. Mentre Francesco Caula concluderà.
Tina Cosseddu canterà, accompagnata dalle launeddas di Nicola Diana, alcune ottave dell’Inno “Su patriota sardu a sos feudatarios” e di “Nanneddu meu” de Peppino Mereu.