Il treno del federalismo sardo.

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di Francesco Casula*

 

Il treno del federalismo in Italia è partito. Il Governo nei giorni scorsi ha varato infatti il disegno di legge delega sul Federalismo fiscale. Il vagone sardo invece, è fermo. Il rischio reale è che, ancora una volta decida Roma. E che ci venga “concesso” un federalismo octroyè. Dall’alto. Senza il nostro contributo. Eppure, noi Sardi –con Lussu e altri- siamo stati i primi, fin dall’inizio del ‘900, a sostenere il federalismo.

Da decenni si parla di Nuova Autonomia e Nuovo Statuto: fin dagli anni ’70 con la politica contestativa e rivendicazionista di Paolo Dettori. Ma senza alcun costrutto:responsabilità di un Consiglio regionale e una classe politica, litigiosi e neghittosi e, spesso, imbelli e incapaci.

Ma non partiamo comunque da zero. Singoli partiti, gruppi, movimenti hanno elaborato in questi anni proposte interessanti di Nuovo Statuto. Anche recentemente. Mi riferisco in modo particolare alla “Charta de Logu pro sa nazione sarda” prodotta dal Comitato “Firma per la tua Sardegna”. “E’ coscienza generale –scrive Antonello Carboni segretario del Comitato- che i tempi siano maturi per cambiare il debole statuto in una Carta di sovranità che concretizzi il diritto dei sardi all’autodeterminazione così come riconosciuto dai trattati internazionali”. Se invece volessimo ispirarci a una dimensione più internazionale basta dare uno sguardo al Nuovo Statuto catalano che fin dal Preambolo ne anticipa la filosofia:  Cataluña es una nación; Cataluña considera que España es uno Estado plurinacional. Si tratta certo di affermazioni di principio ma subito dopo seguono una serie di implicazioni politiche che caricano di diritti, competenze e potestà la nacion de Cataluña: ad iniziare dalla lingua, il Catalano, che viene considerata in Catalogna lingua ufficiale, di uso normale e da preferire in tutte le amministrazioni pubbliche, nei mass-media, nell’insegnamento e nell’apprendimento. Insieme alla lingua ufficiale dello Stato, lo Spagnolo. Proprio allo Statuto catalano, probabilmente, si è rifatto il Comitato “Firma per la tua Sardegna” nell’art.4 della sua Carta, quando a proposito della Limba scrive “La Lingua propria della Sardegna è il sardo che, in quanto tale è lingua ufficiale nel territorio della Regione Autonoma. Al pari del sardo, l’italiano è lingua ufficiale. Tutti gli abitanti hanno diritto di conoscere e di usare entrambe le lingue”.

*storico

 

(Pubblicato su Il Sardegna dell’11-10- 2008)

 

 

 

 

Il treno del federalismo sardo.ultima modifica: 2008-10-22T08:38:30+02:00da zicu1
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