Domani 4 novembre a Cagliari : un’orgia militarista. Senza pudore

Domani 4 novembre a Cagliari: un’orgia militarista. Senza pudore.

di Francesco Casula

Domani a Cagliari, in occasione del 4 novembre,si scateneranno le fanfare della retorica, patriottarda e militarista, con parate militari dei vari corpi dell’esercito, con le viete costose e inutili frecce tricolori. Il tutto legittimato e “benedetto” da ministri e da Mattarella in persona!
Senza alcun pudore. Infatti non c’è proprio niente da celebrare e tanto meno da festeggiare alcuna vittoria. Infatti:vittoria di che e di chi?
Quella guerra fu semplicemente una inutile strage (Nota ai capi dei popoli belligeranti” del 1° agosto 1917, pubblicata in lingua francese!, come la definì il Papa Benedetto XV): una gigantesca carneficina (Enciclica del 1914 Ad Beatissimi Apostolorum Principis).

Qualche dato per ristabilire, con un minimo di decenza la verità storica. Nel 1914, quando la guerra scoppiò, l’Italia non aderì. Il Parlamento infatti era neutralista. La grandissima parte dei parlamentari (liberali, socialisti e cattolici) con motivazioni diverse, convergevano tutti nel rifiuto della guerra. Il re-tiranno sabaudo Vittorio Emanuele III (alias Sciaboletta) con il primo ministro Salandra e il ministro degli esteri Sonnino, per un anno intero “sfiancarono” il Parlamento, di fatto costringendolo a schierarsi per la guerra. E così anche l’Italia partecipò al conflitto, con questa motivazione: liberare le cosiddette terre irredente dallo straniero, una sorta di IV guerra di Indipendenza. Ma era una vera e propria fola o balla che dir si voglia.

Non dissero infatti che, durante un anno intero di trattative (segrete) l’Austria era disponibile a “offrire” all’Italia, purché rimanesse neutrale proprio quelle terre: “e parecchio di più”, scrisse e rivelò Giolitti (il gran capo dei liberali, in una lettera privata, poi pubblicata sul Quotidiano “La Tribuna”).

Tale balla, ancora oggi viene spudoratamente ripetuta e riportata in tutti i testi scolastici, nonostante da decenni sia stata smentita: ad iniziare, fin dagli anni ’60, dal sacerdote Lorenzo Milani.
E fu dunque guerra come inutile strage e gigantesca carneficina, per usare le definizioni del papa di allora: la sola la Italia ebbe 650 mila morti e 2 milioni tra feriti e mutilati. E insieme alla carneficina di vite umane, la distruzione delle città e la devastazione e della natura.
I 650 mila morti e i più di 2 milioni di feriti e di mutilati erano costituiti soprattutto da contadini, operai e giovani mandati al macello nelle trincee del Carso, sul Piave, a Caporetto e nelle decimazioni in massa ordinate dagli stessi generali italiani. Carne da macello fornita soprattutto dai meridionali siciliani, calabresi, campani, lucani e sardi, mentre i settentrionali per lo più erano produttivamente impegnati nelle fabbriche di armi e di cannoni.
Sardi soprattutto, almeno in proporzione agli abitanti: alla fine del conflitto la Sardegna avrebbe infatti contato ben 13.602 morti (più i dispersi nelle giornate di Caporetto, mai tornati nelle loro case). Una media di 138,6 caduti ogni mille chiamati alle armi, contro una media “nazionale” di 104,9.
E a “crepare” saranno migliaia di pastori, contadini, braccianti chiamati alle armi: i figli dei borghesi, proprio quelli che la guerra la propagandavano come “gesto esemplare” alla D’Annunzio o, cinicamente, come “igiene del mondo” alla futurista, alla guerra non ci sono andati.

In cambio delle migliaia di morti, – per non parlare delle migliaia di mutilati e feriti – ci sarà il retoricume delle medaglie, dei ciondoli, delle patacche. Ma la gloria delle trincee – sosterrà lo storico sardo Carta-Raspi – non sfamava la Sardegna.

Come non “sfamerà” la Sardegna la Manifestazione di domani a Cagliari.: boicottarla e partecipare alla contromanifestazione, organizzata dalla CSS e da Sardegna pulita con Santoro in Piazza Garibaldi, è non solo legittimo ma doveroso. Per denunciare la “vergogna” di un’italietta in morienza, che continua con la retorica patriottarda e nazionalista e con le menzogne sulla guerra “vinta”!

Domani 4 novembre a Cagliari : un’orgia militarista. Senza pudoreultima modifica: 2023-11-03T08:34:45+01:00da zicu1
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