CONNOSCHERE SU TEATRU IN LIMBA SARDA: Raimondo Fresia (1888-1961)

 
Francesco Casula
CONNOSCHERE SU TEATRU IN LIMBA SARDA: Raimondo Fresia (1888-1961)
 
di Francesco Casula
Raimondo Fresia, nasce il 10 dicembre del 1888 a Villaspeciosa (Cagliari). Comie gli studi nel seminario di Cagliari ed è ordinato sacerdote il 16 Luglio 1915. E’ viceparroco a Gergei e Monserrato, prima di essere nominato a Burcei fino al 1926, ad Uta fino al 1960, dunque per ben 34 anni. Chiamato dai suoi parrocchiani su vicariu, è ricordato come uno dei sacerdoti più attivi del paese: era scultore, pittore, fotografo, falegname ed orologiaio. Oltre che cantautore, commediografo regista, coreografo, costumista: metteva in scena delle apprezzate commedie sarde con cui rallegrava le serate domenicali nel teatrino del Montegranatico e dell’oratorio del paese. In questa sede ci interessa esclusimavemte come autore di commedie: La prima opera teatrale di cui si ha notizia, In domu ’e su braberi, risale al 1932, ma non è azzardato affermare – scrive Franco Carlini, il pi noto studioso e conoscitore di Raimondo Fresia – che egli può avere operato come scrittore di teatro in un periodo anteriore a quella data, come farebbe supporre proprio la filodrammatica di Gergei. Fin dalla sua permanenza a Gergei, don Fresia aveva organizzato una filodrammatica, che considerava uno strumento importante per la sua opera pastorale perché gli permetteva di tenere impegnati, facendoli divertire, bambini e giovani e nel contempo soddisfaceva la sua passione per il teatro, una passione che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Dopo In domu ’e su braberi scriverà poi Su flebotumu, (1933), Ita susuncu (1936), Pedru in Casteddu (1936), Su sabbatteri – ossiat poburu ma onorau ( 1936), Su sozzu ’e su Marchesu, (1936), Su D.D.T, Sa coo ’e su burricu, Mah…! Passienzia…!, Sa guardia municipali, Cuncu Allicu fait testamentu : tutte opere pubblicate. Ha scritto inoltre altre farse, di cui rimane solo il dattiloscritto in possesso di privati e sono: A sa subasta, (Farsa in un atto); Un servo originale, (Scherzo comico in un atto); Mi ’ollu fai santu (Farsa in un atto); Fillu miu sodrau, (“Atto unico in quattro quadri”). Ci rimangono inoltre dei frammenti di Monologo per la televisione, 1956-57 ; Su carnevali, 1959 circa;Commediola per bambini. Al teatro Fresia – annota ancora Franco Carlini – dedicava molto del suo tempo. Pochi i pomeriggi utesi della domenica in cui non organizzasse rappresentazioni teatrali, anche se non si trattava sempre di farse vere e proprie. D’altra parte la filodrammatica era impegnata lungo tutto il corso dell’anno con le prove e le recite, in un paese dove, come nei paesetti della Sardegna di allora, non c’era possibilità di altri intrattenimenti. Il 15 settembre 1960 fu trasferito da Uta a Cagliari, destinato cappellano nella chiesa di Sant’Efisio, dove morirà 15 Marzo del 1961. Sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, la sua salma fu traslata il 19 Maggio del 1970 nel cimitero di Uta, il paese dove aveva trascorso la gran parte degli anni del suo ministero sacerdotale e che gli dedicherà una via, in segno di affetto e riconoscimento della sua opera, non solo religiosa ed ecclesiale ma anche culturale e sociale.
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