ELEZIONI O PLEBISCITI?

 
di Francesco CASULA
In epoca fascista, con l’approvazione della legge elettorale del 1928, fu abolita l’elezione diretta dei candidati alla Camera, sostituendola con l’approvazione plebiscitaria: il corpo elettorale era chiamato a esprimersi su un’unica lista di 400 nomi, scelti dal Gran consiglio del fascismo. E oggi? Il 25 settembre non avremmo un’unica lista di 400 nomi. Avremo una pluralità di liste. Vero. E dunque possiamo scegliere. Ma scegliere che cosa? Le liste. E i candidati? Ovvero i nostri rappresentanti? Quelli sono già decisi e scelti: in alto loco. Da una decina di gerarchi e mandarini politici. Non solo i candidati nei collegi uninominali (un terzo dei seggi sia per il Senato che per la Camera dei deputati), ma anche quelli da eleggere con il proporzionale: non è infatti prevista la preferenza. I nomi scritti vicini ai simboli dei partiti sono i candidati “bloccati” in quanto l’elettore non potrà esprimere la preferenza tra quelli scritti sulla scheda, ma saranno eletti in proporzione ai voti ricevuti nel collegio, in ordine rigoroso di lista. L’ordine rigoroso, inutile dirlo è stabilito sempre dai gerarchi dei Partiti. E il diritto di voto, ovvero di scelta del tuo rappresentante? Non esiste. Non siamo al plebiscito fascista ma poco ci manca. Il mio diritto è semplicemente quello di avallare quanto deciso da altri e da fuori. Ho l’impressione che saranno molti che non si presteranno a questa presa in giro.
 
 
 
 
 
Visualizzato da Francesco Casula alle 11:06
 
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ELEZIONI O PLEBISCITI?ultima modifica: 2022-08-05T18:38:43+02:00da zicu1
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