La protesta di Sardigna Natzione e A Manca pro s’Indipendentzia contro Napolitano

IL PRESIDENTE

E LA PROTESTA

DI UN’ISOLA

di Francesco Casula

La visita di Napolitano in Sardegna il 20-21 febbraio prossimi sarà accolta dalla protesta degli Indipendentisti sardi, che lo considerano capo di uno stato “straniero”. Sardigna Natzione  e A manca pro s’indipendentzia  contesteranno il presidente della repubblica con una manifestazione sulla strada statale 131 Cagliari-Sassari, nel tratto fra Fenosu e Ghilarza alle 9.30 con un raduno al Nuraghe Losa. “Questa visita di Napolitano, presidente barbaro, non riguarda i sardi liberi. È solo una riaffermazione della promessa di collaborazione fra la partitocrazia italianista sarda e il potere dello stato colonialista italiano”, ha affermato il coordinatore di Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu”.  Che ha proseguito: “I nazionalisti sardi vigileranno affinché il presidente italiano, con il suo comportamento e con i suoi discorsi vuoti sulla patria e sull’Italia unica e indivisibile non leda ulteriormente i diritti nazionali e la dignità del nostro popolo. Gli indipendentisti presidieranno i luoghi visitati da Napolitano e con modi e mezzi pacifici faranno capire al presidente barbaro che la Sardegna non è Italia, che in Sardegna non ci sono solo servi plaudenti ma anche uomini e donne orgogliosi di continuare la lotta del nostro popolo contro gli invasori di turno”.
Ma avrebbero mille ragioni per protestare anche i Sardi al di fuori dell’orizzonte politico indipendentista. Napolitano è l’espressione massima e il garante di uno Stato che, storicamente, è stato sempre ostile ai Sardi durante tutti i 150 anni di Unità. Dai cui governi – scrive Giuseppe Dessì –  la Sardegna continuava ad essere tenuta come una colonia da sfruttare e i suoi abitanti erano considerati alla stregua dei briganti calabresi”. Colonalismo che assumerà, di volta in volta, ora le forme di un brutale fiscalismo, ora della repressione culturale e linguistica e, negli ultimi 50 anni, della riduzione dell’Isola a stazione di servizio di basi e servitù militari, di industrie nere e inquinanti e, probabilmente domani, di una nuova servitù con il metanodotto Galsi. Un ulteriore giusto motivo per contestare Napolitano è rappresentato dal fatto che è lui l’ispiratore e il massimo sostenitore del Governo Monti, le cui scelte colpiscono in modo devastante l’economia e la vita dei sardi, specie delle categorie più deboli: disoccupati, giovani, pensionati.

Pubblicato su SARDEGNA quotidiano del 19-2-2012.

 

 

 

La protesta di Sardigna Natzione e A Manca pro s’Indipendentzia contro Napolitanoultima modifica: 2012-02-19T10:19:26+01:00da zicu1
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