Ollolai riabbraccia il suo crocifisso.


 

di Francesco Casula56b4456566fb3bd2962a3a4bf8468f8f.jpg

 La comunità di Ollolai, dopo più di 500 anni s’inginocchia davanti al suo crocifisso ligneo che i frati francescani, abbandonando il paese, si portarono via con sé il 3 Agosto 1490.

Sarà riportato domenica 28 Ottobre dalla basilica di Santa Giusta dove è custodito gelosamente dal 1866 e rimarrà nel centro barbaricino qualche giorno. Fuggendo dal convento di Ollolai, secondo la leggenda, i francescani lanciarono una maledizione contro il paese: con il ritorno del crocifisso si spera di cancellare quel malaugurio.

Ma, a parte la leggenda, ecco la storia, ricordata in un’opera magistrale sui “Frati minori di Sardegna” da Padre Leonardo Pisanu. Nel 1471 i Frati minori di Silì, a causa dell’insalubrità degli stagni, arrivano a Ollolai “in un contesto boschivo, luogo ideale, nell’incanto di una natura selvaggia, al primato dello spirito di orazione”. L’insediamento avvenne in una località dove “corre un christalino torrente de puras y salubres aguas”.

La presenza dei frati fu drammaticamente interrotta nel 1490 a causa dello scontro lungo e violento fra due fazioni, in cui era spaccata la grossa villa, ricca sì di “mil vassallos feudales, y agiados” pari a circa 5.000 abitanti, ma anche dominata “del espiritu de la discordia” tale da frantumare il centro barbaricino in due cruenti partiti guidati dalle due famiglie più potenti “dei Ladu, e degli Orbau”. Un ragazzo dei Ladu, fu ucciso e gettato nella cisterna dello stesso convento: si accusarono i frati di infanticidio. Di qui il loro abbandono.

Ollolai riabbraccia il suo crocifisso.ultima modifica: 2007-11-13T09:52:00+01:00da zicu1
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