CHI LO DICE (E LO SPIEGA) ALLA MELONI LA DIFFERENZA FRA “NAZIONE” E “STATO”

CHI LO DICE (E LO SPIEGA) ALLA MELONI LA DIFFERENZA FRA “NAZIONE” E “STATO

di Francesco Casula
La Presidente del Consiglio dello Stato italiano, quotidianamente e in modo ossessivo ci ammorba con la sua “Nazione”. Ma chi le spiega che sta confondendo Nazione con Stato? E che nella Repubblica italiana ci sono più Nazioni? E che fra queste c’è sicuramente la Nazione sarda?
Dovrebbe infatti sapere che i sardi sono sardi non italiani. O forse che prima eravamo spagnoli? E ancor prima catalano-aragonesi? O fenici durante la loro “colonizzazione”? O cartaginesi, o romani, o vandali o bizantini durante la loro dominazione?
Noi Sardi siamo certo cittadini italiani, ma di nazionalità sarda.
Ho l’impressione che Lei confonda Stato con Nazione. Quando la differenza è ciclopica e pure evidente. E, come recita l’apoftegma latino, De evidentibus non est disputandum!
Ricordo comunque che la Sardegna, storicamente, è entrata ed è stata incorporata (e finanche coattivamente) nell’orbita italica – a parte la breve parentesi pisana e genovese nei secoli XI-XIII – solo nel 1720 quando venne ceduta al Piemonte, per un baratto di guerra, ai Savoia che diventarono re e si dimostrarono in 226 anni di dominio e sgoverno, tiranni oltremodo reazionari ma soprattutto ottusi famelici e sanguinari.
Siamo Sardi e siamo, da sempre una Nazione: per storia, diversa e dissonante rispetto alla coeva storia italiana ed europea; per lingua (nata e affermatasi quasi 300 anni prima della lingua italiana e per più di 400 anni lingua ufficiale e cancelleresca nei regni giudicali ); per cultura e tradizioni, peculiari e specifiche.
Il “sentimento” nazionale sardo è viepiù largamente presente fra i sardi, oggi: alla faccia di chi ha sempre tentato di “snazionalizzarci” e “dessardizzarci”, privandoci della nostra Identità etno-nazionale.
Ricordo che nel 2012, in una indagine, voluta e finanziata dalla Giunta regionale e svolta dal Dipartimento universitario di ricerche economiche e sociali di Cagliari e da quello di Scienza dei linguaggi dell’Ateneo di Sassari, è emerso che il 27% si sente sardo e non italiano; il 38% più sardo che italiano; il 31% tanto l’uno che l’altro e solo il 3% più italiano che sardo e l’1% esclusivamente italiano.

Ma si tratta solo di un “sentimento”, di un “umore”? O, meglio, di un ri-sentimento e di un malumore nei confronti dello Stato italiano, storicamente ostile nei confronti dell’Isola? No, c’è di più: a mio parere sta maturando una nuova consapevolezza e coscienza della propria “diversità” e “specificità” e dunque dell’essere “Nazione”. Che ha il diritto storico all’Autodeterminazione – peraltro garantita da tutti i Trattati e Convenzioni internazionali – e all’Indipendenza.
La smetta dunque la Presidente del Consiglio italico di persistere nel chiamare lo stato italiano “Nazione” o , peggio ancora, Patria.
Deve sapere che per noi Sardi. la nostra Patria (e Matria) è la Sardegna non l’Italia.
E volgio sperare che anche a Lei non venga la tentazione di rivolgere agli indipendentisti sardi la becera accusa di “separatismo”. Siamo noi Sardi che accusiamo lo Stato Italiano di essersi, da sempre, “separato” dai nostri bisogni, materiali, culturali e linguistici, E di volerci ancora dominare – e con quale spocchia! – sia culturalmente che linguisticamente!
Noi vogliamo semplicemente la nostra liberazione nazionale. Aperti al mondo e al suo respiro. Da sempre euromediterranei, vogliamo andare in Europa, senza passare per la prigione italica, in una Europa dei popoli, sociale, solidale e multiculturale e plurilingue.

CHI LO DICE (E LO SPIEGA) ALLA MELONI LA DIFFERENZA FRA “NAZIONE” E “STATO”ultima modifica: 2022-12-31T09:00:34+01:00da zicu1
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