Un infame psicopatico ruba una mia foto con cui lancia insulti e oscenità

 

Un cialtrone criminale su Twitter

di Francesco Casula

Sardegna quotidiano di ieri 18 Marzo ha ampiamente denunciato e riferito, con l’ottimo articolo di Marcello Zasso, di una mascalzonata consumata a mio danno sulla Rete. Se la riprendo è per stigmatizzarla ulteriormente: si tratta infatti di un folle psicopatico che sfoga le sue frustrazioni su Twitter, lanciando insulti e volgarità. E quel che è più grave, utilizzando una mia foto abbinata a una bestemmia contro la Madonna, scritta al contrario. Si tratta di un comportamento inqualificabile da parte di un cialtrone incappucciato e senza dignità. Mi si ruba la mia identità: e con essa la mia storia. Mi si froda il volto e l’immagine, abbinata a una blasfemia, e attraverso di essa, impunemente si offende e si diffondono oscenità. Mi si ferisce nei miei convincimenti religiosi più profondi di credente e di cristiano. Si potrà obiettare: è la libertà della Rete. Nemmeno per sogno. Dato e non concesso che di libertà si tratti, il cialtrone se vuole lanciare contumelie, se vuole insultare, se vuole scaricare i suoi complessi con espressioni grevi e triviali, lo faccia pure se ne ha il coraggio: ma assumendosi le proprie responsabilità, presentandosi con nome e cognome e, soprattutto con il suo volto, con la sua identità, con la propria faccia: non rubando la mia o quella di qualunque altra persona. Altrimenti si è semplicemente dei vili, dei codardi, dei vigliacchi. Degli omuncoli, subumani, senza alcuna dignità. Dei miserabili. Tale comportamento è così distante dalla civiltà e dalla cultura sarda che nella nostra Lingua non abbiamo neppure il lessico adeguato per poterlo raccontare: le espressioni come cane de istergiu, arga de muntonargiu, ballalloi isantalau, pur forti, sono del tutto insufficienti per descrivere il nostro cialtrone. Che io spero venga al più presto individuato dalle forse di polizia e condannato, severamente e senza pietà. In questa direzione comunque mi muoverò. Perché credo nella legge e nella legalità. Non nascondo comunque che mi piacerebbe trovarmelo di fronte: per sputargli negli occhi e in faccia e, – perché no? – dargli una bella surra e prenderlo a calci nel di dietro e nel davanti: nei zebedei. Anche se, temo che non ne abbia. E questo non per riesumare il codice della vendetta barbaricina che è appartenuto per secoli alla mia gente, ma perché simili infami personaggi, li meritano ampiamente.

Pubblicato su SARDEGNA Quotidiano del 21-3-2012

 

Un infame psicopatico ruba una mia foto con cui lancia insulti e oscenitàultima modifica: 2012-03-21T11:55:33+01:00da zicu1
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