UNITÀ D’ ITALIA COLONIALISMO INTERNO SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO

UNITA’ D’ITALIA
COLONIALISMO INTERNO
SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO

di Francesco Casula

In occasione de sa presentada de “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” in ORTZAI su 9 de lampadas colau, BUSTIANU CUMPOSTU, indipendentista storico e leader de Sardigna Natzionein sa isterrida chi at fatu, at postu sa chistione de su colonialismu internu e de s’isvilupu de su Nord e de su sutasvilupu de sa Sardigna, diventada a pustis de s’Unidade de s’Italia, una colonia interna.
Est una chistione de importu mannu, subra sa cale est netzessariu meledare in manera funguda. Pro como dio narrere custu.

Con l’Unità d’Italia e con la politica postunitaria della destra come della sinistra storica e, in maniera particolare prima di Crispi e poi di Giolitti, si crea la Questione sarda (e Meridionale) e viene messo in moto il colonialismo interno, di fatto creando due Italie: una ricca e sviluppata (il Nord) e l’altra povera e sottosviluppata (la Sardegna e il Sud). Più il Sud s’impoverisce più il Nord si arricchisce e viceversa. Soprattutto attraverso lo scambio ineguale: la Sardegna esporta materie prime e prodotti a basso valore aggiunto (semilavorati) nel Nord e importa da questo prodotti finiti ad alto valore aggiunto. Da tale scambio ineguale il nostro impoverimento e l’arricchimento del Nord.
Sono stati soprattutto alcuni storici e intellettuali come Nicola Zitara 1), Anton Carlo e Carlo Capecelatro (2) – chiamati nuovi meridionalisti, – a iniziare una revisione del “vecchio meridionalismo” e dell’intera “Questione meridionale” dissacrando quanto tutti avevano divinizzato: il movimento e il processo, considerato progressivo e progressista del Risorgimento; mettendo in dubbio e contestando le la bontà dello Stato unitario, sempre celebrato da chi a destra, a sinistra e al centro aveva sempre ritenuto, che tutto si poteva criticare in Italia ma non l’Italia Unita e i suoi eroi risorgimentali.
Zitara, Capecelatro e Antonio Carlo, quest’ultimo fra l’altro per molti anni docente incaricato di diritto del lavoro all’Università di Cagliari – ritengono che il Meridione con la Sardegna, sia diventata con l’Unità d’Italia una “colonia interna” dello Stato italiano e che dunque la dialettica sviluppo-sottosviluppo si sia instaurata soprattutto nell’ambito di uno spazio economico unitario – quindi a unità d’Italia compiuta – dominato dalle leggi del capitale.
Si muovono in sintonia con studiosi terzomondisti come P. A. Baran (3) e Gunter Frank (4) che in una serie di studi sullo sviluppo del capitalismo tendono a porre in rilievo come la dialettica sviluppo-sottosviluppo non si instauri fra due realtà estranee o anche genericamente collegate, ma presuma uno spazio economico unitario in cui lo sviluppo è il rovescio del sottosviluppo che gli è funzionale: in altri termini lo sviluppo di una parte è tutto giocato sul sottosviluppo dell’altra e viceversa.

Note bibliografiche
(1) Zitara giornalista e storico, è autore di “L’Unità d’Italia: nascita di una colonia”, Jaca Book ed. Milano 1971; di “ Il proletariato esterno” Jaca Book, Milano 1977 e di “Memorie di quand’ero italiano”, romanzo storico edito dall’autore nel 1994.
(2) E. M. Capecelatro e A. Carlo, storici, sono gli autori di “Contro la questione meridionale”, ed. Savelli, Roma 1972
(3) V. Baran, “ Il surplus economico e la teoria marxiana dello sviluppo”, Milano 1966
(4) Gunter Frank, “ Capitalismo e sottosviluppo in America latina”, Torino 1969

UNITÀ D’ ITALIA COLONIALISMO INTERNO SVILUPPO E SOTTOSVILUPPOultima modifica: 2023-06-17T13:06:37+02:00da zicu1
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