limba e prosperità

 

Sa limba motore dello sviluppo.

di Francesco Casula*

Nel Piano regionale di sviluppo, predisposto e presentato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, si parla della Lingua sarda. Ecco quanto si sostiene nel paragrafo <Diffondere la conoscenza e l’uso della lingua sarda>: ”L’attenzione alla cultura delle persone è rappresentata anche dalla volontà di mantenere e rafforzare la promozione dell’insegnamento della lingua sarda, da inserire nell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche. Obiettivo principale è quello di favorire l’insegnamento della lingua sarda, all’interno dell’orario curricolare laddove ciò sia possibile, in relazione alle singole autonomie scolastiche, per raggiungere in tal modo la piena crescita identitaria dei sardi con l’inserimento di materie specifiche come l’archeologia, la storia dell’arte e delle tradizioni popolari in Sardegna”. E’ la prima volta che nella storia dell’Autonomia, in un documento di programmazione economica, si parla della lingua sarda. Ma c’è di più. Del sardo e delle questioni culturali e identitarie non si fa cenno neppure nella legge fondamentale della Comunità Sarda, lo Statuto speciale, tutto incentrato sul versante economicistico. C’è da augurarsi, a questo punto, che ciò rappresenti una svolta e si inizi a considerare sa limba anche come un motore per lo sviluppo, che crea lavoro e prosperità. Naturalmente si dovrà passare dalle enunciazioni di principio alle scelte concrete: per questo occorrerà che nella Finanziaria regionale in discussione in questi giorni, vengano previste corpose risorse finanziarie per la valorizzazione del sardo e per il suo insegnamento curriculare nelle scuole di ogni ordine e grado. Altrimenti –come mi dice Michele Podda- totu custas paràulas sunt bentu in unu sacu. Lo stesso Podda già sindaco di Ollolai, docente per professione e poeta in limba per hobby, fresco vincitore Sabato scorso 31 ottobre del Premio Montanaru a Desulo, si augura, in una ottava, che messe da parte polemiche vacue e inutili su quale lingua insegnare, si possano dedicare due ore alla settimana per l’apprendimento de sa limba ‘e sos mannos. Ecco l’ottava: “Crèschida e limba sunt ponende impare/sos sardos cherent ponner marrania/non brigas po comuna o mesania/su sardu totu in iscola imparare/bilinguismu pro como a lu lassare/istòria e arte a un’àtera bia/de leze a totus sa limba ‘e sos mannos/duas oras donzi iscola po tres annos.

*storico

 

(Pubblicato su Il Sardegna del 4-11-2009)

 

 

limba e prosperitàultima modifica: 2009-11-04T08:56:32+01:00da zicu1
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