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Premi di poesia e lingua sarda.

di Francesco Casula

 

Il professor Nicola Tanda, già ordinario di Letteratura e Filologia sarda presso l’Università di Sassari, e storico presidente della Giuria del prestigioso “Premio Ozieri”, ha scritto che ”Oggi non è più un azzardo affermare che un contributo fondamentale al rafforzamento della coscienza dell’identità sia venuto soprattutto dalla vera e propria riforma letteraria e civile della società sarda prodotta dai premi letterari in lingua sarda”.E il critico letterario Biagio Marin –presidente della Giuria che nel 1974 assegnò a Benvenuto Lobina il premio nazionale  per la silloge poetica “Terra, Disisperada Terra”, va persino oltre sostenendo, a proposito della funzione della lingua sarda nella poesia, che “Solo la poesia ha la potenza di impedire la sua pur lenta sparizione”

A parte questi giudizi entusiastici è innegabile che i premi letterari siano storicamente in Sardegna uno degli strumenti fondamentali per la trasmissione, la circuitazione, la conservazione e la valorizzazione della Lingua sarda. Essa senza di essi oggi sarebbe stata più povera, meno diffusa e dunque meno conosciuta. In barba a certa intellettualità sarda, impastata di aristocratici pruriti intellettualistici, che guarda con sufficienza e altezzosità la poesia sarda dei Premi. Questi, segnatamente negli ultimi anni, si sono moltiplicati a tal punto che è difficile oramai individuare qualche paese che annualmente non ne promuova almeno uno. Uno dei paesi che da 10 anni bandisce un Concorso letterario è Iglesias, la cui Giuria Sabato scorso ha proclamato i vincitori. Il secondo premio è stato assegnato a Eliseo Spiga, intellettuale e scrittore di vaglia, per la poesia in campidanese “MAURREDHINA”. Eccola: “No prangiast/ maurredhina donosa/po sa malasorti/chi t’ at destinau/a vida penosa/-Ricca fiast,/donosa maurredhina,/isteddu luxenti,/che antiga dama/in sa portantina./-E famosa,/sendi bona e galana,/ca teniast venas de prata/e ogus de ossidiana/- Ma is Reis,/tzurpus e iscumpudius,/ant is prendas tuas/donau a porcus/ innoi benius./ -Cantu porcus/ndi sunti aproillaus/de onnia furca./Fintzas unu Karl Marx,/cruccu de Brenthaus./Cantu ballus/a Palazzu de Bugerru/cun is ballerinas/dae Parigi po/cuai s’inferru./-Minadori./Totu sa vida pigada/po una costedda/scarsa cun bruvura/ingaungiada/ -No prangiast,/maurredhina spollada./ Cun comunidadis/ noas as a bessiri/ mellus apprendada”.

 

(Pubblica su Il Sardegna del 24-10-08)

 

Premi di poesia e lingua sarda.ultima modifica: 2008-11-06T08:08:57+01:00da
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