S’Istadu italianu contra sa limba sarda

 

DIMENTICANZE?

 

IL CENSIMENTO

 

CHE CANCELLA

 

LA LIMBA SARDA

 

di Francesco Casula

 

Lo Stato italiano continua a mostrare il suo becero volto antisardo. Imperterrito e pervicace. Ieri sul versante finanziario, inadempiente rispetto alle quote che spettano all’Isola. O sposando -attraverso il suo esponente governativo, il ministro Matteoli- gli interessi degli armatori contro quelli dei sardi e del loro diritto alla continuità territoriale. Oggi cancellando la minoranza linguistica sarda e catalana d’Alghero dal questionario del censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011 distribuito in Sardegna.

 

Peraltro in violazione delle sue stesse leggi: ad iniziare dalla  482/99 che, tutela le minoranze linguistiche storiche. Legge che è, comunque, largamente disattesa e depotenziata soprattutto nei riguardi dell’insegnamento del sardo e delle lingue alloglotte nelle scuole, lasciando colpevolmente spazio alla ulteriore colonizzazione culturale e al genocidio bianco della lingua e dell’identità della nazione sarda.

 

Su comitadu pro sa limba sarda ha opportunamente protestato contro tale “cancellazione” e, attraverso il suo coordinatore Mario Carboni, ha affermato che in altre Regioni ad Autonomia speciale ove sono presenti minoranze linguistiche come la Slovena, Sud tirolese, Valdostana e Ladina, pur in maniera differenziata in relazione alla loro Autonomia, queste sono state prese in considerazione o nella predisposizione dei moduli nella loro lingua o nel censimento delle minoranze linguistiche interne. Sono plurilingui le istruzioni per i rilevatori, così come i rilevatori stessi che sono stati a volte scelti anche in base alle competenze linguistiche di minoranza, mentre per quanto riguarda la Sardegna, che pur ospita la più numerosa minoranza linguistica della Repubblica (e totale maggioranza nell’Isola) la lingua sarda è stata cancellata come se non esistesse. Assieme ad essa, sono scomparse le lingue alloglotte della Sardegna: Catalano d’Alghero, Sassarese, Tabarchino e Gallurese.

 

Su comitadu –conclude Carboni- ricorrerà con una argomentata e vivace protesta presso ilComitato consultivo della Convenzione quadro delle minoranze nazionali del Consiglio d’Europa, ratificato dall’Italia il 3 novembre del 1997, richiedendo una visita ispettiva in Sardegna perché si valuti direttamente il non rispetto della Convenzione stessa da parte dell’Italia nei riguardi della minoranza nazionale sarda.

 

Pubblicato su Sardegna quotidiano del 14-10-2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S’Istadu italianu contra sa limba sardaultima modifica: 2011-10-14T09:41:40+02:00da zicu1
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