VERSI DIVERSI
IN LIMBA SARDA
SI PODET
NARRERE TOTU
di Francesco Casula
Uno dei pregiudizi più diffusi sulla Lingua sarda è che sia arcaica, espressione di un mondo agro-pastorale ormai tramontato e, dunque, un residuo del passato, incapace di esprimere la modernità, la scienza, la tecnologia.
Ecco come risponde l’americano Joshua Aaron Fishman, il più grande studioso del bilinguismo a base etnica (è il caso della Sardegna):”Qualunque lingua è pienamente adeguata a esprimere le attività e gli interessi che i suoi parlanti affrontano. Quando questi cambiano, cambia e cresce anche la lingua. In un periodo relativamente breve, la lingua precedentemente usata solo a fini familiari, può essere fornita di ciò che le manca per l’uso nella tecnologia, nell’Amministrazione Pubblica, nell’Istruzione”.
Ma, sempre di più, a tale machine e tontesa rispondono,concretamente, i poeti e gli scrittori sardi. Domenica scorsa, a Cagliari, al sesto festival letterario San Bartolomeo che aveva per tema l’Energia, per la sezione in lingua sarda ha vinto Maddalena Frau, ollolaese, valente poetessa in limba. A dimostrazione di come il sardo sia una lingua duttile e capace di esprimere l’universo culturale, compreso quello moderno, ecco alcune parti della sua poesia vincitrice. Dopo le prime tre sestine, di introduzione al tema, descrive la funzione dell’energia oggi :
«E duncas s’Energia universale,/ponende in motu turbos e motores,/lughe e calore dat a iscurigores,/a domos, ofitzinas, ispidales,/compiuter, laser, mezos digitales/in sas chircas de cura e de dolores».
Prosegue con i tipi di energia : quelle pulite e quelle « mortifere » come la nucleare:
«Tenet formas diversas s’Energia/in sa vida politica e sociale;/in chelu, in mare e in terra mundiale/est issa mesu fada e mesu istrìa:/“Termo-idro-eolica”, pulìa,…/mala e arma atomica, mortale».
Gli scienziati progettano sia la nucleare –cui però si rivoltano il cielo, la terra e il mare- che le “pulite”, che stentano a decollare per il brutale dominio dei petrolieri.
«Chimicos, fisicos, issentziaos/prozetant sa cultura nucleare,/ma si rivortant chelu, terra e mare:/sos bator elementos allupaos./Isperimentos de male, sestaos/cun sònnios de cumandu e de dinare».
«Prozetant puru cudda “ alternativa”/sa chimica cun sa filosofia,/cun s’aba, sole e bentu, sa “pulìa”,/cudda mama operosa e riverida,/ma non partit s’umana comitiva/ca su petrollu at suprematzìa».
Pubblicato su Sardegna quotidiano del 9-9-2011