la novena di Natale

LA NOVENA DI NATALE IN SARDO

di Francesco Casula

In nomini de Babbu, de su Fillu e de s’Ispiridu Santu: è iniziata con quest’invocazione in lingua sarda sa Nuina de Pasca de Nadale, il 16 Dicembre scorso a Cagliari, nella Chiesa di San Sepolcro. Ed è proseguita fino al 24. L’iniziativa di celebrare la Novena di Natale in Sardo, è stata presa dalla Parrocchia di Sant’Eulalia e dal suo Parroco Don Mario Cugusi che con il sociologo Salvatore Cubeddu, ha coordinato l’intero progetto. Così, grazie ai testi curati da Bachisio Bandinu, don Antonio Pinna, Mario Puddu ed altri, i fedeli hanno potuto così pregare e cantare con quella lingua materna –sia nella variante campidanese che in quella logudorese, alternandole- che negli ultimi 50 anni, assurdamente, era stata esclusa dalla liturgia cristiana.

 Evidentemente le “raccomandazioni” dell’ultimo Concilio plenario sardo –conclusosi dopo 15 anni di lavoro nel luglio del 2001 a Cagliari- iniziano a dare i primi frutti. E non a caso ai fedeli è stato distribuito un opuscoletto contenente  oltre che i testi delle preghiere e dei canti anche la posizione del Concilio a proposito dell’uso del sardo nella liturgia: “su Conciliu –è scritto- fendi adobias a s’isperanzia de medas chi fintzas in sa lingua sarda bint unu mediu bonu po comunicai sa fidi a su populu nostru, ndi proponit un’avaloramentu comenti si depit. Iscit chi gratzias a sa lingua sarda is generatzionis anti passau s’una a s’atera unu grandu patrimoniu de fidi e de sabidoria cristiana chi fait parti de sa cultura de is Sardus. Sa lingua materna sarda est apretziada e onorada po is pregadorias, personalis o colletivas chi nosi anti lassau is mannus e chi tocat de arregolliri e manigiai”.

                Del resto sempre il Concilio plenario sardo nel quarto documento “Chiesa che è in Sardegna” prende in esame la specifica peculiarità della religiosità popolare nell’Isola e della sua singolare “sardità cristiana”, -ove trovano spazio e forte rilevanza anche le feste patronali, le sagre e la devozione mariana- sostenendo che il popolo sardo è sempre stato un popolo con una religiosità innata, intimamente e quasi pudicamente vissuta a livello personale, oppure manifestata ed espressa in forme artistiche e corali di grande e fervente celebrazione. “Se bene orientata – si legge nel documento conciliare- essa manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri  possono conoscere”.          

 

la novena di Nataleultima modifica: 2009-01-08T07:31:00+01:00da zicu1
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