Bilinguismo

9065146.2.jpg

Proposte di legge e bilinguismo

 

di Francesco Casula*

 

Nell’Ottava Commissione del Consiglio regionale – quella sulla Cultura- in questi giorni si discute di due proposte di Legge presentate dal Partito sardo e  da Forza Italia e di un Disegno di Legge della Giunta sull’istruzione e la formazione professionale. A parte il ritardo –quella del PSD’Az risale al 21 Febbraio del 2006, quella forzista al 31 Marzo e quella della Giunta al 3 Maggio dello stesso anno- si è arrivati ad affrontare uno dei temi più importanti e decisivi per la società sarda non solo a fine legislatura ma senza un vero confronto nel Consiglio, fra le varie forze politiche, e nella società sarda, almeno fra gli operatori: docenti etc.

Dei 40 e più articoli delle singole proposte voglio analizzarne uno: quello concernente la lingua e la cultura sarda. A questa problematica Forza Italia dedica l’art.6 in cui sostiene la valorizzazione della cultura sarda e della lingua della Sardegna attraverso interventi che riguardano la formazione degli insegnanti, l’ampliamento delle conoscenze degli alunni, le attività di studio e di ricerca finalizzate alla progettazione didattica, la promozione della conoscenza del patrimonio culturale sardo.

Il disegno di Legge della Giunta nell’art.16 parla di tutela e valorizzazione, a partire dalla scuola per l’infanzia, della conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico ambientale e linguistico della Sardegna. E fra gli interventi prevede quello di formare e aggiornare gli insegnanti, lo studio e la sperimentazione didattica, la produzione di sussidi didattici.

Come ognuno può notare si tratta o di dichiarazioni di principio o di proposte vecchie e arretrate. Dopo più di un decennio dalla Legge 26 –riguardante proprio la tutela e la valorizzazione della lingua e cultura sarda- che ha favorito sperimentazioni e progetti da parte di singoli docenti o specifiche scuole, dai Consiglieri regionali era lecito aspettarsi ben altro che ulteriori e generiche chiacchiere su tutela e valorizzazione del Sardo. Era lecito aspettarsi una decisione precisa e semplice: l’istituzione delle cattedre di lingua e cultura sarda con relativi programmi didattici e dunque l’insegnamento delle stesse nelle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna. Come sostiene nell’art.6 del suo Disegno di legge il PSD’Az, primo firmatario Atzeri. Senza questa proposta, ogni discorso sul bilinguismo è puro flatus vocis.

*storico

 

(Pubblicato su Il Sardegna del 26-7-08)

 

Bilinguismoultima modifica: 2008-09-11T07:29:00+02:00da zicu1
Reposta per primo quest’articolo