Ai Nuragici era nota la scrittura

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di Francesco Casula

Ma i Nuragici conoscevano la scrittura? La risposta degli storici “ufficiali”, è stata ed è tuttora negativa. Nei testi scolastici –e non solo- continuiamo a leggere che “l’uso della scrittura fu introdotto dai Fenici” e dunque fu posteriore alla civiltà nuragica. Da anni però alcuni studiosi sardi hanno iniziato a mettere in discussione la storiografia ufficiale sostenendo esattamente il contrario: i Nuragici conoscevano, utilizzavano e leggevano la scrittura sillabica. Mi riferisco in modo particolare ai professori Aldo Puddu di Nuoro e Luigi Sanna di Oristano. Puddu si basa soprattutto sulla Stele di Nora –risalente a suo parere al 1300 a.C. e non al periodo fenicio-  che sarebbe il primo documento storico in assoluto di scrittura sillabica, inventata non dai fenici ma dai Lidi. L’analisi testuale e filologica –scrive Puddu in “Ulisse e Nausica in Sa Costa Smeralda- è in netto contrasto con quanto afferma la storiografia ufficiale e conferma che questa stele è la più antica di ogni altro documento scritto in caratteri “cosiddetti fenici” di Biblo, di Cartagine o qualsiasi altra città fenicia o Cananea”. Sanna che si occupa con una rigorosa e ormai decennale ricerca sull’interpretazione di antichissimi documenti di scrittura, rinvenuti in Sardegna (e non solo), è arrivato alla conclusione dell’uso della scrittura da parte dei Nuragici, documentandola in modo particolare nella sua opera “Sardoa Grammata”. Anche Sanna fa risalire con certezza al periodo nuragico la stele norense: lo confermerebbe in modo incontestabile il ritrovamento recente di un documento: un ciondolo scritto, di pietra grigio-scura, di forma ellissoidale (cm 7,5 x 4,3), contenente dei segni di scrittura graffiti in entrambe le facce. A conferma della presenza della scrittura nuragica inoltre, da più di un decennio lo studioso oristanese ha proposto soprattutto le tavolette di Tzricotu di Cabras, il sigillo di S.Imbenia di Alghero,  il coccio  di Orani. Nonostante questi documenti inoppugnabili c’è da scommettere –conclude Sanna- che da parte dei soliti negazionisti e feniciomani si cercherà di soffocare il tutto con il più rigoroso silenzio o con il fumo dei ‘se’ , dei ‘però’ e dei ‘ma’. Perché evidentemente si tratta di verità “scomode” che mettono in discussione le vecchie certezze di accademici e sovrintendenti che su di esse hanno costruito le loro carriere. (Pubblicato su Il Sardegna del 10-1-8)

Ai Nuragici era nota la scritturaultima modifica: 2009-01-15T07:49:00+01:00da zicu1
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