I sardi e sa limba

I Sardi e sa Limba di Francesco Casula

I risultati scaturiti da una indagine voluta dalla Giunta Regionale e svolta dal Dipartimento universitario di Ricerche economiche e sociali di Cagliari e da quello di Scienza dei linguaggi dell’Ateneo di Sassari non lasciano dubbi in merito alle opinioni dei Sardi su sa Limba: il 68,4% degli abitanti dell’Isola dichiara di conoscere e parlare una qualche varietà della lingua sarda; una percentuale ancora più alta, il 78,6%, si dichiara d’accordo sull’insegnamento del Sardo a scuola; e addirittura l’81,9%  vorrebbe che si insegnasse il Sardo insieme all’Italiano e a una lingua straniera.

La percentuale dei sardi che conoscono e parlano sa Limba sale ancora –85,5%-se ci si riferisce agli abitanti dei paesi con meno di 4.000 abitanti.

E allora? Allora vuol dire che il messaggio proveniente dal sondaggio voluto dalla Regione è inequivocabile: la Lingua sarda non è un reperto archeologico, o un residuo del passato. E’ una realtà viva e operante, una formidabile risorsa  culturale di comunicazione e di identità. Che occorre vieppiù conoscere e valorizzare.

L’intervento del Presidente Soru a Paulilatino, in occasione della presentazione del Dossier fa ben sperare e può segnare una svolta epocale nella politica regionale sulla Lingua sarda: ha garantito infatti il suo impegno perché si arrivi –dopo il periodo di sperimentazione già avviato con sa Limba sarda comuna- alla definizione di un codice linguistico scritto accettato da tutta la Sardegna , ma soprattutto ha assicurato che i successivi progetti della Regione saranno tesi a introdurre in maniera ufficiale la lingua sarda nelle scuole, attribuendo crediti formativi e punteggi a chi dimostrerà di saperne fare uso. Non solo: nei Concorsi che fanno capo alla amministrazione pubblica di competenza regionale, a chi mostrerà di sapere il Sardo, verranno riconosciuti dei vantaggi.

La posizione di Soru –che non a caso ha suscitato l’entusiasmo e l’applauso delle centinaia di Sardi presenti a Paulilatino- va incontro ai bisogni di conoscenza del nostro patrimonio identitario, linguistico e culturale, soprattutto da parte dei giovani e degli studenti. Ora si tratterà di passare dalle promesse ai fatti e ai progetti. La Regione sarda ha l’occasione storica per riscattare il suo colpevole ritardo di più di 50 anni, sul versante identitario e linguistico. Ha dalla sua parte la stragrande maggioranza dei Sardi. Non farlo sarebbe, oltre che miope, autolesionista. E gli applausi di Paulilatino, di docenti e amministratori, potrebbero trasformarsi in amari e sonori fischi.

(Pubblicato su Il Sardegna l’11-5-07)

I sardi e sa limbaultima modifica: 2007-06-25T10:00:00+02:00da zicu1
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